martedì 18 dicembre 2012

Le difficoltà di gestazione della convergenza tra tv e computer

di Cristina La Marca

La produttività del conflitto tra forme mediali prima distinte ed ora interdipendenti nel processo di convergenza è il campo d’azione di tutto ciò che attiene alla concettualizzazione e alla progettazione di soluzioni innovative nel design dell’interazione.

In questo contesto le direzioni intraprese dalla tensione tra conflitto e accettazione di un nuovo medium come la televisione digitale interattiva dipendono molto dalle radici sociali e psicologiche che determinano la risposta delle persone alle diverse tecnologie della comunicazione. Ragionando sui principali ostacoli all’adozione della iTV presso il vaste fette di audience bisogna ammettere:

  • L’insufficiente familiarità associata alla navigazione del web e alle funzionalità “web-like” su televisione
  • La scarsa reattività delle varie configurazioni del telecomando alla riproduzione del coinvolgimento attivo dell’ambiente web adattato a quello televisivo. 

Tra gli specialisti della materia non manca chi addebita una parte importante della soluzione a tali problemi ai publishers di Internet, che dovrebbero collaborare preventivando un design alternativo per il layout destinato a distribuire i contenuti web su televisione. Tuttavia ciò si infrange contro la mancanza di preparazione, di tempo e di investimenti degli operatori web di pensare in ottica television-friendly, che per adesso evidenzia l’inapplicabilità di soluzioni del genere.


La i-Tv su pc e due considerazioni importanti


L’adozione della iTV su piattaforma computer sembra invece facilitata dal sufficiente avanzamento del modello di interattività del web, che in quasi vent’anni di evoluzione è entrato nel profondo dell’approccio cognitivo delle ultime generazioni e nella vita di milioni di altre. Osservare il funzionamento della sezione “My Tv” presente dal 2005 su Micrsoft Media Center basterebbe ad intuire la maggior fluidità di adattamento postulabile nel caso del broadcasting interattivo implementato sui desktop pc. Ma in tal caso si pongono almeno due problemi di assoluta rilevanza:

  1. la piattaforma desktop non può vantare la raggiungibilità di un numero di utenti paragonabile a quello dell’utenza televisiva: ciò potrebbe equivalere a costringere l’ interactive broadcasting a svilupparsi in riferimento a un mercato molto frammentato, risultante di una costellazione di nicchie di utenti. Tale condizione prefigurerebbe un modello di business di difficile compatibilità con le esigenze dell’industria del broadcasting, che dopo un periodo di ingenti investimenti per la ristrutturazione digitale, deve assolutamente sfruttare pienamente le potenzialità della convergenza su televisione. 
  2. la piattaforma desktop non può assicurare tecnicamente la sicurezza e l’integrità dei contenuti: tale limitazione ricadrebbe sulla possibilità di sviluppo di sistemi di revenues che utilizzino l’accesso condizionato a contenuti esclusivi (pay-per-view per contenuti “premium”). Di seguito sono riassunte in una tabella le principali differenze tra la piattaforma televisiva e la piattaforma desktop pc in riferimento all’implementazione della i-Tv.

Aspetti fondamentali del confronto tra Tv e Pc

di Cristina La Marca

Ogni ambiente di comunicazione può essere analizzato tenendo presente ciò che facilita e ciò che ostacola: entro i confini di ciò a cui l’ambiente abilita l’utenza si iscrivono le traiettorie dell’utilizzo dei singoli, più tradizionali o più discostanti (ovvero maggiormente creative).

Tv vs Pc: analisi dei vincoli tecnologici


La televisione ha un sistema di vincoli risultante dalla prevalenza della visualizzazione sull’azione. Dovendo riflettere sulla comparazione tra televisione e web, passando per il dispositivo-ambiente del computer, bisogna tener presente l’aspetto sociale dell’uso, quello tecnologico e quindi quello prettamente di business.

Per la televisione, i vincoli risiedono soprattutto nell’apparato tecnico e consistono nella bassa quantità di input inseribili e di azioni eseguibili tramite telecomando. Un personal computer presenta invece un sistema di vincoli che non risultano propri del sistema ma ricadono sull’utente, essendo determinati, in sostanza, dalle capacità di imparare e dalla expertise di quest’ultimo.

Tv e Pc: due ambienti divergenti fin dall’origine


Le principali differenze tra un pc e una televisione riguardano la motivazione posta a base di ciascuna tecnologia, ovvero dalla destinazione d’uso connaturata nell’origine di questi ambienti comunicativi a confronto. Da questo punto di vista appare infatti chiaro che:

  • Il pc è una macchina per l’automazione d’ufficio, concepita per mettere le potenza di calcolo a disposizione della produttività in contesti lavorativi. Attualmente un pc connesso ad internet è il gate per qualsiasi tipologia contenutistica e sia per scopi produttivi che per l’ informazione e l’entertainment. 
  • La televisione nasce invece per diffondere ubiquitariamente e unilateralmente informazione audio-video prodotta dalla fonte. Il pc è tanto un medium a propensione individuale quanto corale è la televisione ed è tanto un medium a vocazione produttivo-lavorativa quanto la tv è a propensa all’intrattenimento.

lunedì 17 dicembre 2012

Tv e altri media: la metodologia e le dimensioni del confronto


di Cristina La Marca

Dal punto di vista del design inteso come progettazione per l’umanizzazione dell’interazione tra persone e artefatti, il tema della convergenza mediale tra web televisione si traduce in pratica nella gestazione di una complessità emergente, ovvero tra conflitti produttivi tra forme mediali prima distinte e indipendenti. Tale complessità insiste sulla collisione di formati e generi dalle caratteristiche differenti: addomesticarla e renderla funzionale ai bisogni di vita delle persone è il compito a cui partecipa il design.

Oggi gran parte della progettazione dell’interazione tra nuova Tv e utente passa per la disamina del confronto tra Tv e Pc. Le distinzioni osservabili nell’uso della televisione (nelle sue forme e modalità interattive) e del personal computer sono stilabili in base a caratteristiche ampiamente rilevate da specialisti ed osservatori.

La necessità di un approccio specifico per la tv


Tali distinzioni impongono che le metodologie per la progettazione del design e per la valutazione dell’usabilità delle applicazioni interattive “tv-based” siano desunte da approcci sensibilmente differenti rispetto a quelli consolidati per lo svolgimento delle medesime operazioni in riferimento ad applicazioni “pc/desktop-based”.

Per gli stessi motivi, i risultati di comprovata attendibilità per il caso delle applicazioni da computer possono risultare utili nella progettazione per della televisione interattiva solo a patto di procedere ad un doveroso adattamento alle specificità del contesto di quest’ultima.

Aspetti imprescindibili dell’analisi dell’ambiente tv


Detto questo, sembra utile elencare approssimativamente le principali aree in base a cui si classificano le specificità della televisione (classica ma soprattutto interattiva), e dalle quali si deve partire per stabilire il giusto piano su cui confrontare tv e altri media:
  • Caratteristiche fisiche e sociali dell’interazione (tipicità del setting televisivo così come si conforma nell’esperienza quotidiana degli utenti) 
  • Status del medium desunto dall’analisi storica dell’uso 
  • Range (richness) dell’ informazione offerta 
  • Tipicità degli aspetti strettamente relativi al broadcasting (ovvero la spiccata dipendenza dell’analisi del medium dalla fase on-air di erogazione dei contenuti) 
  • Articolazione della tipologia dei servizi implementabili